Gestione del TFR e TFM con l’oro fisico

Gestione del TFR e TFM in azienda sono degli argomenti che prima o poi devono essere affrontati per ottenere una efficienza sia patrimoniale che finanziaria. Il TFM non è obbligatorio per le aziende mentre il TFR lo è. Ciò significa che se l’azienda non mette in atto un piano strutturato per far fronte a questa necessità si verificano due conseguenze:

  1. Se non viene fatto nulla, a parità del numero di dipendenti da un anno all’altro, il debito per TFR nei confronti dei dipendenti cresce di anno in anno.
  2. Prima o poi l’azienda sarà chiamata a tirare fuori quelle risorse finanziarie (perchè il dipendente va in pensione o perchè va via dall’azienda). Quindi o ci sono le risorse per fronte a quanto dovuto oppure bisogna ricorrere a prestiti o soluzioni alternative.

Il ruolo dell’oro come elemento di investimento all’interno delle finanze aziendali.

Qual è l’ approccio più appropriato per un’impresa che decide di allocare parte del proprio patrimonio in oro come forma di investimento o per la gestione del TFR e TFM? E quali sono i metodi per registrare questo investimento in oro nei libri contabili aziendali?

In genere, quando un’azienda si trova con un eccesso di liquidità, si pone la questione della gestione della tesoreria, in particolare quando vi è disponibilità finanziaria che supera le esigenze operative. In molti casi, ci si interroga su come sfruttare tale surplus in modo complementare all’attività principale o se destinare una parte a riserve per la gestione del TFR e TFM (Trattamento di Fine Rapporto – Trattamento di Fine Mandato), garantendo così risorse per eventuali esigenze future legate al pensionamento o ai licenziamenti senza impattare sul bilancio aziendale.

La scelta dell’oro nella patrimonializzazione aziendale.

In genere, non è consigliabile lasciare somme considerevoli in un conto aziendale per periodi prolungati. In queste situazioni, l’investimento in oro fisico può rappresentare un’opzione vantaggiosa per l’azienda. Noi di Extragold valutiamo che l’investimento in oro possa essere una scelta eccellente per le imprese o i liberi professionisti, motivata da tre fondamentali ragioni:

  1. Flessibilità dell’oro come investimento: A differenza di molti altri strumenti finanziari, l’oro fisico non è soggetto a vincoli temporali. In caso di necessità, l’imprenditore può liquidare totalità o parte dell’investimento, anche se è registrato come immobilizzazione ai fini del TFR.
  2. Caratteristiche uniche dell’oro fisico: Oltre a NON essere un investimento finanziario, l’oro fisico rappresenta un bene tangibile di proprietà dell’azienda, considerato anche come “moneta” dai mercati finanziari mondiali. L’acquisto è esente da IVA, non sono previste tasse sul possesso (a differenza per esempio degli immobili o di tutti gli altri strumenti finanziari), ed infine è un materiale incorruttibile e non deperibile.
  3. Preservazione del capitale dall’inflazione: L’oro mantiene il suo potere d’acquisto nel tempo, generando inoltre una rendita in grado di contrastare abbondantemente l’inflazione come la storia ci dimostra (negli ultimi 50 anni, l’oro ha avuto un apprezzamento medio su base annua del 9%).

La normativa per la gestione del TFR e TFM

È importante notare che, attualmente, le norme non impongono alle aziende con meno di 50 dipendenti di accantonare fisicamente l’importo del TFR o del TFM. Tuttavia, molte aziende accantonano una percentuale delle risorse per affrontare eventuali difficoltà legate alla cessazione di un dipendente.

Come registrare un investimento in oro nei libri contabili aziendali? L’oro può rappresentare un’opzione adatta a questo scopo. La destinazione che l’imprenditore dà a un investimento del genere non è vincolante, e la sua registrazione in bilancio segue le stesse logiche degli altri asset aziendali. L’oro può essere classificato tra le immobilizzazioni finanziarie per investimenti a medio-lungo termine, o come attività finanziaria diversa dalle immobilizzazioni se l’intenzione è di sfruttare tendenze di mercato a breve termine.

L’investimento in oro offre l’opportunità unica di proprietà diretta. A differenza dei depositi bancari, l’oro investito appartiene all’azienda stessa, garantendo un livello di sicurezza superiore.

Come procedere con un investimento in oro per un’azienda?

Dal punto di vista normativo, le aziende devono attenersi agli stessi obblighi richiesti per gli investimenti finanziari tradizionali. È importante sottolineare che solo gli “operatori in oro” registrati presso la Banca d’Italia possono vendere oro da investimento.

L’azienda deve fornire documenti quali copie dei documenti d’identità e codici fiscali del rappresentante legale e, se del caso, dei soci di maggioranza, oltre a una visura camerale aggiornata e un questionario di “adeguata verifica” richiesto dagli operatori per conformarsi alle norme antiriciclaggio.

Dopo aver ricevuto un’offerta e deciso di procedere, l’azienda effettuerà un bonifico in base all’importo concordato. L’oro fisico può essere consegnato presso la sede aziendale o custodito presso il caveau dell’operatore, con pagamento di un canone annuale.

Se vuoi ricevere una consulenza gratuita e personalizzata in base alle tue esigenze, ci puoi contattare compilando il form dei contatti ed approfondire le tue conoscenze sull’oro fisico da investimento leggendo gli articoli presenti sul nostro sito Extragold.

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